Dal governo italiano “ho ricevuto assicurazioni positive che riprenderanno tutti i tipi di evacuazione di migranti e rifugiati più vulnerabili dalla Libia, sia dirette in Italia sia attraverso altri Paesi africani.
Questo tipo di evacuazioni è stato ridotto considerevolmente durante la fase acuta della pandemia, per motivi obiettivi. È importante che vengano riprese, e ne ho avuto l’assicurazione.
In questo contesto, ho anche avuto l’assicurazione che i famosi corridoi umanitari riprenderanno non soltanto dalla Libia, ma anche da altri Paesi”.
Lo ha dichiarato Filippo Grandi, Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati, in una conferenza stampa virtuale in occasione della sua visita a Roma dove ha incontrato, tra gli altri, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
A breve, non solo sbarchi autonomi e traghettamenti delle navi delle #ONG, pure le evacuazioni in Italia dei #migranti in #Libia.
Il business continua…https://t.co/eBlDzMaIg9— Francesca Totolo (@francescatotolo) April 18, 2021
“So che c’è stata molta discussione in Italia per alcune dichiarazioni del presidente del consiglio sulla questione della Guardia Costiera libica e delle intercettazioni in mare. Quello che vorrei dire è che c’è stato un investimento in passato nella guardia costiera libica perché aumenti le proprie intercettazioni. Tutte le istituzioni di un paese sono legittimate a fare operazioni nelle proprie acque territoriali, ma quello che mi preoccupa è che lo stesso investimento non è stato fatto in altre istituzioni libiche, preposte a occuparsi delle persone sbarcate in Libia. Per questo ci preoccupano i ri-sbarchi in Libia, perché le persone sbarcate entrano poi nel circolo vizioso di detenzioni, abusi e nuovi tentativi di traversata senza nessun senso di umanità, senza nessun senso di giustizia. Per questo, anche le istituzioni preposte a questo tipo di appoggio ai rifugiati devono essere ugualmente rinforzate dalla comunità internazionale”, ha proseguito Grandi.
La collaborazione tra l’Italia e l’Alto Commissariato Onu per i Rifugiati, con particolare riferimento alle iniziative di protezione internazionale dei rifugiati condotte nel Mediterraneo e in Africa, l’attuale negoziato sul Patto per la Migrazione e l’Asilo proposto dalla Commissione Europea e l’importanza di difendere i diritti umani dei rifugiati e di promuovere la loro piena integrazione nei Paesi di accoglienza sono stati al centro dell’incontro di oggi a Palazzo Chigi tra il Presidente del Consiglio Mario Draghi e L’Alto Commissario Filippo Grandi in visita a Roma.Il Commissario dell’Unhcr ha incontrato anche Mattarella, Di Maio e Lamorgese.
L’Italia – ha affermato Di Maio – mantiene il suo impegno ad assicurare canali complementari di migrazione per i beneficiari di protezione internazionale e confida che la buona prassi dei “corridoi umanitari” possa essere replicata anche in altri Paesi europei.
Lamorgese ha sottolineato come sia cruciale che l’Italia “resti tra i paesi che difendono il diritto di asilo e che ci sia maggiore solidarieta’ in Europa sulla condivisione della responsabilita’ di dare rifugio a chi fugge da guerre e persecuzioni”, mentre la Ministra ha ricordato i risultati ottenuti grazie alla consolidata collaborazione tra ministero dell’Interno e Unhcr ed ha manifestato la disponibilità a rafforzare ed intensificare le iniziative comuni per l’accoglienza dei profughi e dei rifugiati, con particolare riferimento all’organizzazione dei famigerati corridoi umanitari.