Alcune analogie tra il regime Turco e il modo di agire della sinistra italiana (attualmente al governo) danno la percezione di quanto il modo di pensare e di mettere in atto le strategie politiche della sinistra in genere accomuna i due paesi.
Qualcuno potrebbe obiettare dicendo che in Turchia, a differenza che in Italia, vige un regime totalitario.
A coloro che lo dicono o lo pensano si potrebbe controbattere dicendo che nell’ex “Bel Paese” si è insediato un governo non votato dai cittadini, un governo che sembra aver messo le radici in un territorio che non gli appartiene e al pari di un despota si arroga il diritto di prendere decisioni e siglare accordi che determineranno il futuro del Paese.
Non è questo un regime totalitario ?
Ma cosa fà di diverso il “regime-democratico” italiano ?
- Usa i media per attaccare i politici dell’opposizione e gonfiare o addirittura inventare emergenze inesistenti.
Lo stesso il regime Turco
- Tiene nascoste o addomestica quelle notizie ritenute dannose per il “regime-democratico“.
Lo stesso il regime Turco
- Usa la magistratura per processare ed eliminare politici, giornalisti e organizzazioni che ritiene pericolosi per il “regime-democratico“.
Lo stesso il regime Turco
- Sminuisce, per poi far sparire, le notizie che riguardano i crimini commessi dai politici, organizzazioni, associazioni e aziende di sinistra o comunque vicini alla sinistra.
Lo stesso il regime Turco
L’unica vera differenza tra il regime turco ed il “regime-democratico” italiano la troviamo nella gestione degli immigrati.
La Turchia li accompgna per mano negli altri paesi, L’Italia li prende li coccola e dà loro quello che non darà mai agli italiani.